Inocybe geophylla
Inocybe geophylla (Bull. : Fr.) Kummer
Località Stava (TN) 29-8-2016 Foto Livio Agostinelli
Cappello: 2-5 cm. in origine conico, conico-convesso, poi appianato ma sempre con umbone centrale, rivestimento pileico liscio, sericeo, satinato, di colore bianco, biancastro con sfumature grigiastre o ocracee in vecchiaia.
Lamelle: adnate, smarginate di un colore complesso, bianco-grigiastro sfumato di olivastro, poi a maturazione ocraceo-brunastre ma sempre con il filo più pallido e finemente ciliato.
Gambo: 4-7 x 0,5-0,7 cm. sottile, sinuoso, slanciato, cilindraceo, biancastro, sericeo e fibrilloso, granuloso nella parte apicale, terminante in un piccolo bulbo.
Carne: sottile, fibrosa e biancastra, sapore dolciastro e odore spermatico lieve.
Habitat: cresce dall’ estate a tutto l'autunno (anche in inverno se mite) in tutti i boschi con una netta preferenza per le conifere.
Microscopia: spore 8-10 x 5,5-6,5 micron, ellissoidali, lisce.
Note: E’ un fungo diffuso e comune, tossico, confondibile con altre Inocybe bianche ma che presentano comunque una taglia decisamente maggiore. Della Inocybe geophylla esistono diverse varietà, le più comuni sono la “lilacina” e la “fulva”
Materiale studiato:
Località Stava (TN) il 29 agosto 2017 in occasione del raduno studio organizzato dal G.M.N. di Ancona. Circa sei esemplari in un bosco di abete rosso con tappeto muscoso.
Legit e Det. Livio Agostinelli