Leccinum pseudoscabrum (Kallemb) Sutara (= Leccinum carpini)
Loc. La Cittadella (AP) Monti Sibillini 5-7-2014 Foto Livio Agostinelli
Cappello: 60-150 mm. da emisferico a conico-convesso, orlo regolare, superfice grinzosa, liscia, vischiosetta a tempo umido, di colore variabile bruno-scura, bruno-grigio, bruno-oliva, spesso con tonalità ocracee.
Tuboli: 35-30 mm. profondamente smarginati, liberi al gambo, biancastri, poi grigio-giallastri ed infine bruno-olivastri, annerenti al taglio. Pori piccoli, rotondi ma anche angolosi, concolori ai tuboli, immutabili nei giovani esemplari, tendono a macchiarisi alla pressione al bruno-nerastro.
Gambo: 80-200 x 10-25 mm. slanciato, cilindraceo, anche incurvato, bianco-grigio-ocraceo, cosparso su tutta la lunghezza di minute squamula che sembrano disegnare una specie di reticolo, grigiastre, poi più scure fino a bruno-nerastre.
Carne: soda, poi molle nel cappello, dura e fibrosa nel gambo, bianca ma giallina in prossimità dei tuboli, vira lentamente al taglio al rosa violaceo ed infine al nerastro. Odori e sapore non particolari.
Habitat: cresce nei boschi di latifoglie, associandosi prevalentemente a carpini e noccioli, nel periodo estivo-autunnale, comune e diffuso.
Microscopia: spore 16 - 18 x 5 – 6,5 µm, fusiformi, lisce. Sporata bruno tabacco.
Note: Si tratta di una specie che non presenta difficoltà di riconoscimento per via della cuticola grinzosa, è considerato commestibile ma di scarso valore. Leccinum carpini e Leccinum pseudoscabrum sono oggi considerati sinonimi.
Materiale studiato:
Località La Cittadella (AP) Monti Sibillini il 5 luglio 2014 numerosi esemplari in boschetto di latifoglie a prevalenza carpini.
Legit. e Det: Livio Agostinelli