Porpoloma macrorhizum (Quél.) Bon
Località Monte Nerone (PU) 16-6-2017 Foto Livio Agostinelli
Cappello: fino a 20 cm. di diametro, in origine emisferico, poi convesso, infine appianato, orlo sempre involuto, colore bianco-crema, crema-ocraceo, più chiaro al margine, superfice pileica finemente tomentosa e asciutta.
Lamelle: fitte, strette, adnate-uncinate, ma anche leggermente decorrenti con dentino, di colore biancastro, diventano ocra al tocco, filo leggermente denticolato.
Gambo: 10-12 x 3-5 cm, tozzo e grosso, pieno, radicante, di colore bianco-ocraceo.
Carne: bianca, sapore dolciastro, odore particolarissimo, in letteratura viene definito come “barba di granoturco” ma sono presenti anche odori di frutta fermentata, terra bagnata mista a rapa.
Habitat: cresce prevalentemente nei boschi di latifoglia a media altezza nel periodo estate-autunno.
Microscopia: spore 5-6,5 x 3,5-4,6 µm, ovoidi, ialine, lisce, amiloidi, bianche in massa.
Note: è un fungo che nasce da un tallo costituito da un ammasso miceliare che ricorda lo sclerozio del Polyporus tuberaster, Il carpoforo pur non essendo tossico è immangiabile per i suoi odori e sapori Può assomigliare, in alcuni casi, a Leucopaxillus tricolor, ma l’odore e le spore verrucose fugano ogni dubbio.
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Materiale studiato:
Località Monte Nerone (PU) in occasione del Convegno Camm 15-17 giugno 2017. Un gruppo di carpofori in un bosco misto di latifoglia.
Legit.e Det. Livio Agostinelli