Ramaria stricta (Pers. : Fr.) Quélet
Loc. Gallignano (AN) 24-10-2012 Foto Livio Agostinelli
Basidiocarpo: coralloide, cespitoso, molto ramificato di 50-90 cm. di larghezza e 5-120 mm. di altezza, tronco basale molto sottile e corto, di colore crema, ocraceo, brunastro, con la base provvista da dente w numerose rizomorfe miceliari biancastre, i rami affusolati, molto fitti, eretti e paralleli, di colore giallastro, ocraceo, brunastro, cannella, si macchiano di bruno-nerastro alla manipolazione, gli apici appuntiti di un giallo più vivace con sfumature verdastre, infine negli esemplari maturi concolori alle ramificazioni.
Imenoforo: indifferenziato, disposto sulla superfice dei rami.
Carne: tenace, elastica, bianca o giallastra, odore leggero fungino, e sapore amarognolo.
Habitat: cresce in gruppi numerosi su legno marcescente di latifoglie e conifere, dall’estate a metà autunno.
Microscopia: spore 7,5-10 x 4-5 micron, largamente ellissoidali. Sporata giallastra.
Note: è sicuramente la ramaria lignicola più comune, si può confondere con altre sue simili R. concolor, R. gracilis, R. suecica simili nel portamento e colori, anche Ramaria anisata gli assomiglia, ma il netto profumo di anice che emana la distingue nettamente. Il fungo non è commestibile.
Materiale studiato:
località Gallignano (AN) La Selva in data 24 ottobre 2012 in bosco di latifoglie su ceppi a terra marcescenti, numerosi esemplari
Legit e Det. Agostinelli Livio