Suillus granulatus (Linn.: Fr.) Roussel
Poggio S. Vicino (MC) 3.6.1995 Foto M. Gottardi
Imenoforo: tubuli adnato-decorrenti al gambo, piuttosto corti, inizialmente paglierini, poi giallo-chiari, infine giallo-oro, giallo-olivacei, facilmente staccabili dal cappello; pori concolori ai tubuli, dapprima piccoli e rotondi, poi piuttosto larghi e quasi poligonali in età, lacrimanti da giovani gocciole lattiginose che imbruniscono asciugandosi; sporata bruno-ocracea.
Gambo: 5-10 x 1-2 cm, più o meno cilindraceo, talora ricurvo, allargato, poi appuntito alla base, pieno, essudante in alto un latice analogo a quello dei pori; superficie di colore biancastro, giallo pallido, punteggiata nel terzo superiore di granulazioni brunastre; micelio bianco.
Carne: soda, poi molle, da biancastra a paglierina, di colore giallo più carico in età, tendente ad imbrunire alla base, con odore grato, fungino e sapore mite.
Habitat: cresce gregario, di preferenza su terreno calcareo, nei boschi di pini a 2 aghi, dalla primavera all’autunno, comunissimo.
Microscopia: spore 7.5-10x3.5-4 µm, fusoidi, lisce.
Note: si tratta di uno dei tanti Suillus noti popolarmente col nome generico di “pinaroli”. E’ un discreto commestibile, ma è preferibile limitarsi nel consumo, in quanto possiede proprietà lassative.
Materiale studiato:
Poggio S. Romualdo, in bosco di Pinus nigra, 4.11.1993, leg. et det. M. Gottardi.
Loc. Predaia, Vervò (TN), presso Pinus sylvestris, 13.9.1994, leg. et det. M. Gottardi-
Poggio S. Vicino (MC), presso Pinus nigra, 3.6.1995, leg. et det. M. Gottardi